RECLAIM THE STREET!!! Random Street Carnival

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La paura è un sentimento molto facile da evocare.

Gli umani sono esseri tremendamente vulnerabili, per loro stessa natura timorosi. Un giorno arriva un re e dice che i barbari d’Oriente mettono in pericolo la vita di tutto il regno: verranno, deprederanno villaggi, uccideranno vecchi e bambini. Bisognerà conquistarli e ucciderli tutti perché ciò non avvenga.
Un altro giorno arriva un vescovo e dice che gli infedeli mettono in pericolo la vita di tutta la comunità: per colpa delle loro bestemmie e della loro dissolutezza rischieremo di bruciare tutti all’inferno. Bisognerà torturarli e bruciarli tutti perché ciò non avvenga.  Un altro giorno ancora arrivano dei generali americani e dicono che l’asse del male mette in pericolo la vita della democrazia: verranno, annulleranno benessere e progresso, porteranno angoscia e disperazione. Bisognerà costruire bombe atomiche e ucciderli tutti perché ciò non avvenga.


Ogni guerra è figlia della paura, ogni paura serve a mantenere controllo e potere. Agli amministratori pubblici in questi anni è rimasto ben poco da redistribuire ai sudditi. La torta è stata divisa tra grandi aziende, banche, enti poco benefici, associazioni mafiose, imprenditori e massoni.
In fondo alla teglia da garantire sono rimaste solo le paure. Se a Firenze un affitto costa metà di uno stipendio, le fabbriche chiudono una dopo l’altra, gli spazi verdi e di socialità vengono ingoiati da cemento e amianto, si dovrà agitare un anonimo mostro chiamato degrado, darsi un gran da fare per neutralizzare pericolosissimi lavavetri, discutere del terribile problema dei marciapiedi invasi dai mendicanti, proclamarsi difensori del decoro e di altri vaghi concetti rispolverati per l’occasione. Se i giornali dovessero parlare delle paure che rabbuiano il nostro futuro, parlerebbero di un costo della vita sempre più alto, di giornate passate a lavorare rischiando di morire per portare a casa due lire di stipendio, di banche che ci rubano ogni mese un chilo di ossigeno, del caporalato delle agenzie interinali, di una terra avvelenata da multinazionali e grandi opere. Ma i giornali devono parlare di mostri, di barbari, di streghe e del babau, altrimenti nessuno li comprerebbe.
La paura è un sentimento molto facile da evocare. Ma è altrettanto facile che sfugga di mano all’apprendista stregone che l’ha creato. Insegnare la paura del diverso non è una magia semplice da controllare. Puoi ritrovarti con annoiati ragazzini che bruciano immigrati, impiegati bancari ridotti a moderni taxi driver, pensionati lacerati dalla paranoia, ometti di periferia organizzati in ronde fasciste. Probabilmente nessuno farà più molto caso a tangenti, appalti truccati e nomine garantite. Una società così, però, è una società sull’orlo di una crisi di nervi e quando ne saranno rimaste solo le macerie voltarsi indietro a guardare il mostro che si è costruito sarà davvero ormai inutile.

Noi che non abbiamo da spaventare nessuno non vogliamo piu’ convivere con la paura che ci stringe con i suoi  tentacoli quotidiani. Non aspettiamo re, vescovi e generali che ci difendano da ciò che loro stessi creano. Non abbiamo paura degli alieni e dei mostri, affrontiamo paure e ansie vivendo le nostre città e ricostruendo il nostro futuro.

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DINAMO DAZZI SUL TETTO DEL MONDO!!!

 

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DATI AGGIORNATI – quarti di finale

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IL PENDOLINO DI FRANCUZZO DELL’ALBEGNA – QUARTI DI FINALE

Quarti di finale. Io e il mio pendolo ad annusare il futuro e le squadre rimaste a giocarsi il loro, ha inizio la fase conclusiva del torneo, il dentro o fuori senza possibilità di appello. Nella fase a gironi le previsioni azzeccate hanno pareggiato con quelle errate, quindi giunge anche per me l’ora della verità. Il primo incontro su cui sta iniziando a volteggiare il pendolo è lo scontro fra THC f.c. e Operation Rebelde, due squadre fra le più tecniche del torneo. Sento una presenza di numerosi gol equamente divisi fra i due pretendenti, ma intravedo un allungo finale dei giovani di Op. Rebelde (che già mi hanno tradito due volte, ma adesso sono quasi sicuro che non mi tradiranno di nuovo, serata al Luzzi permettendo ).Il secondo quarto è tra Dinamo Kotti e Casa Luzzi, una formazione storica del torneo contro il nuovo che avanza. Partita di difficilissima previsione, visto che anche il pendolino non si muove di un millimetro. Mi sento pero’ istintivamente di dare come favorita la matura formazione del Collettivo di Sc. Politiche che ben conosce e sfrutta le insidie del Dazzi Stadium. Non dimentichiamo pero’ che il Luzzi, formazione dai mille volti e dal tacco facile, è la squadra che più ha impressionato gli addetti ai lavori e potrebbe riservare sorprese. L’ultima partita e’ quella su cui il pendolo sembra captare un notevole magnetismo  a favore Resti del Mondo, che si contenderanno il passaggio del turno con i Murales Agraria, squadra simpatica e piacevole che nutre pero’ ben poche speranze di passaggio. Tutto questo però solo se i campioni incarica si presenteranno con la formazione titolare… In verità mancherebbe una partita, quella fra Dinamo Dazzi e Zugulubamba. Partecipando direttamente allo scontro al fianco  della gloriosa squadra di casa, non riesco ad azzardare qualsiasi pronostico, rischiandola fazziosità e attirando la malasorte. Spero di continuare ad esimermi dal commento sulla Dazzi fino alla finale. Un saluto a tutti in bocca al lupo e ora a “tutto gasse” coi quarti di finale.
 

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FOCUS – Bomber a confronto – l’inquietante sfida per il capocannoniere

Terminata la fase a gironi, la lotta per il titolo di capocannoniere si  fà sempre più combattuta. Momentaneamente in testa alla graduatoria dei bomber si colloca con 10 marcature, Bobi dei Thc F.C. Giocatore molto corretto e ottimo finalizzatore  che già nelle passate edizioni era entrato in classifica, senza però riuscire a vincere il prestigioso trofeo. Subito dietro ci sono appaiati due giocatori con 8 reti: Carlo ( Zugulobamba FCC ) e Flavio ( Murales Agraria ); bomber di razza, molto diversi fra loro; Carlo  abbina  una stazza  da rugbista ad un’agilità da cestista con  buona tecnica calcistica e trasforma il tutto in gol (spesso con terrificanti bordate). Flavio e’ il classico furetto da calcetto dotato di una stazza leggera, dal dribbling facile ma anche ottimo rapinatore d’area di rigore. A quota 7reti: troviamo un’alta buona coppia di pretendenti. Adil ( Luzzi F.C .) e Toni ( Resti del Mondo )il primo soprannominato il Garrincha con l’alopecia e’ veramente la reincarnazione di Manuel Francisco dos Santos detto appunto Garrincha , ovvero il passerotto per il  modo soave con cui saltava l’uomo,  la piu’ grande ala destra che abbia mai solcato i campi di gioco di tutto il mondo. Il secondo e’il Toni de “noialtri”che con i suoi gol ha portato i campioni in carica ad una qualificazione hai i quarti  che dopo le prime due giornate sembrava irraggiungibile. Dietro a rincorrere a suon di gol, c’e’ un altro bel numero di buoni giocatori dal Giova (5) dei Thc al tridente della Dazzi: Ranfa (5) Franco (4) Vito ( 3 ), a Donato ( 5 ) di Operation Rebelde per finire con Orso(3) della Dinamo kotti.Una menzione particolare è però doverosa per un l’allenatore giocatore bomber dell’Atletico Mestruo kaiser Aska che chiude con 6 gol e soprattutto per la giocatrice che tutte le squadre vorrebbero per rafforzare il loro organico, la pantera dell’area di rigore Siani che chiude a quota 4, trascinando con i suoi gol l’Atletico Mestruo alla prima storica vittoria nel torneo.

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LUZZI FC 8 – 0 PICCOLO O’TEL

 

Non era una partita semplice. In palio c’era la qualificazione ai quarti di finale e nessuna delle due squadre sembrava intenzionata a rinunciarci. La formazione del Luzzi sapeva bene che la vittoria non sarebbe bastata. Per passare il turno infatti era necessaria una goleada, sorpassando il Piccolo O’Tel grazie alla differenza reti. Così è stato.
Il Luzzi era arzillo e determinato, con un abbondante panchina e molto lucido nel costruire le azioni. Gli arancioni di Piccolo O’Tel sembrano subito in difficoltà, non riuscendo a controllare i movimenti degli avversari; Mela, Picchio e Simo in grande affanno, non riescono a ripartire e creare azioni interessanti. Dopo pochi minuti dall’inizio del match subiscono una doccia fredda prendendo ben due gol consecutivi.
Un inizio che non lascia speranza al Piccolo o’Tel che perde rovinosamente per 8 a 0, pagando soprattutto l’assenza di un portiere di ruolo, che sicuramente avrebbe meglio arginato le bordate dei migranti. Per loro la corsa finisce qui, nonostante la ritenevamo una tra le squadre favorite del torneo, dimostrando di avere grandi potenzialità. Per loro comunque sarà riservato un posto d’onore sugli spalti del Dazzi Stadium, dove si potranno godere le fasi finali. Luzzi che con un inizio un po titubante riesce a conquistare un terzo posto che basta alla qualificazione. Ora diventa necessario essere in forma  per la sfida contro la storica formazione della Dinamo Kotti, stavolta senza esclusione di colpi, una va avanti e l’altra si ferma.

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LE DINAMO SI FERMANO, LUZZI VOLA

A gironi conclusi ecco le squadre che accederanno ai quarti di finale

 

 

Il recupero di mercoledì tra Dinamo kotti e Barrio central ha chiuso ufficialmente le fasi eliminatorie dandoci finalmente un quadro generale delle squadre qualificate alle fasi conclusive.
Nel girone A finisce la corsa del Piccolo O’Tel, una tra le favorite, che prende una sonora ripassata da un Luzzi f.c. in gran forma, arrivato al Dazzi Stadium per vincere con molti gol di scarto. La partita è finita 8-0 per la formazione di pratolino che si conferma squadra rivelazione. Zugulubamba si posiziona al primo posto del girone conquistando due punti a tavolino contro la NewEntry Turbo Wolf, che lascia come fanalino di coda del girone il torneo 2008. Vogliamo però evidenziare la sportività che hanno dimostrato i lupi di volterra in tutte le partite disputate, augurandoci di rivederli giocare il prossimo anno.
Anche per il girone B è ormai tutto definito: THC fc e Murales Agraria si aggiudicano rispettivamente i primi due posti nella classifica. Con un pareggio politico accordato tra Sbronzi di Riace e S.SalviRiot, in questo girone la corsa per la migliore terza rimane fuori portata. Anche per la formazione femminile dell’Atletico, il torneo finisce qui. Ci va di sottolineare comunque il miglioramento della squadra in ambito tecnico e organizzativo che ha dato tante emozioni al pubblico del Dazzi Stadium, rendendola senza dubbio più competitiva e divertente. Luzzi e Operacion Rebelde sono qualificate ai quarti di finale; per gli altri niente da fare. Nel girone C la Dinamo Dazzi subisce un arresto scendendo dal tetto della classifica. La storica Dinamo Kotti con un combattuto 2-1 ferma i padroni di casa e si conquista il primo posto. Tutto questo nonostante la sconfitta riportata nel recupero di mercoledì contro il Barrio Central; l’avere come unico risultato utile la vittoria, li ha stimolati non poco. Al terzo posto si piazzano i giovani ribelli di Operacion Rebelde, che puntano alla finale, dichiarando in un’intervista rilasciata a me (tanto sai una sega te chi sono io…..): “la nostra speranza è giocare il 28 giugno contro i padroni di casa”.
Questi gli accoppiamenti per i quarti di finale: THC fc incontrerà Operacion Rebelde; La Dinamo Kotti se la vedrà con il Luzzi fc; Zugulubamba sfiderà invece la Dinamo Dazzi, mentre Murales Agraria affronta i campioni in carica Resti del Mondo. Che vinca il migliore e come sempre il bel gioco.

I dati aggiornati ai Quarti di finale

il pendolino di Francuzzo dell’albegna

FOCUS – Bomber a confronto

LUZZI FC 8 – 0 Piccolo O’Tel 

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CALCI DAL BASSO VS TEMPO DI MERDA

Tutto procede, nonostante il nubifragio, il fango, il male.  

 

In generale non ci piacciono le esagerazioni lessicali, tipiche di certa stampa, ma il temporale che si è abbattuto sul Dazzi Stadium durante il fine settimana è stato di proporzioni bibliche.
Questo ha generato non pochi problemi organizzativi, oltre a fiaccare gli ormoni dei giocatori da troppo tempo in attesa della primavera. Nonostante tutto si è giocato comunque, in culo alla sorte e a chi ci vuole male. I tifosi hanno costruito un avvincente, anche se poco credibile, tribuna coperta, per potersi gustare i match nonostante il diluvio; i giocatori si sono trasformati in  gladiatori, lottando nel fango fino all’ultimo respiro; Il manto erboso del campo ha subito dei duri colpi, trasformandosi in una piscina, tutto questo, nonostante le madonne lanciate  al cielo per fare smettere di piovere. Alla fine del terzo turno già si cominciano a delineare le formazioni che accederanno alle fasi ad eliminazione diretta e quelle che nonostante l’impegno, non ce la faranno mai. Nel girone A, I Resti del Mondo portano a casa gli ultimi due punti necessari per arrivare ai quarti di finale, vincendo contro il Luzzi Fc che invece ancora lotta per la qualificazione. Vacilla la formazione Zugulubamba sotto i colpi di un Piccolo O’Tel risicato ma agguerrito, riportando a casa una sconfitta in una gara combattuta ma corretta. 2-1 e a letto caldi. A questo punto il centro classifica si addensa di possibili pretendenti alla qualificazione. I giochi sono ancora aperti, staremo a vedere. Nel Girone B lo scenario è ancora più strutturato. Infatti sia THC FC che Murales Agraria, sono entrambe qualificate ai quarti di finale, avendo pareggiato nello scontro diretto ed entrambe con due partite vinte, mentre l’Atletico Mestruo, al suo secondo incontro, porta a casa i suoi primi due punti, contro un S.Salvi Riot, veramente raccattato, tra polemiche, bagare, e questioni di genere. Nel Girone C, la Dinamo dazzi Volteggia in cima alla classifica riportando a casa la terza vittoria consecutiva; la vittima è Casa Nepi, che perde anche contro Barrio Central rimanendo impantanata (in tutti i sensi) nella bassa classifica. Su un campo scivolosissimo si sono scontrati DinamoKotti e Operacion Rebelde, finita 5-2 per la formazione di Sc. Politiche. Entrambe le formazioni si giocano ancora la qualificazione: centrale sarà lo scontro diretto fra Dinamo Kotti e Dinamo Dazzi,  decisiva per la formazione bulgara.

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IL PENDOLINO DI Francuzzo dell’Albegna – Quarto turno

Frenesia, ansia, paura, gioia. Tutte queste emozioni si concentreranno nell’ultimo turno in programma per questo fine settimana. Domenica sera conosceremo i nomi delle otto squadre che proseguiranno il loro cammino ai quarti di finale. Difficile fare pronostici, considerando l’imprevedibilità di fattori come il tempo e il campo, che potrebbero far ripiombare tutti dentro il fango fino alla cintura.
Nel girone A, fino ad ora il più incerto e poco definito, mi sento di esprimermi soprattutto sullo scontro fra Luzzi fc e Piccolo o’Tel, visto che sembra sicuro il passaggio del turno per i Resti del Mondo e gli Zugulubamba devono giocare con gli ormai eliminati TurboWolf.  
Il Luzzi fc ha solo due punti,  se vincono lo scontro diretto con chi gli sta subito sopra avrebbero l’occasione di giocarsi ai punti la qualifica come migliore terza. Dall’altra parte i Piccolo o’Tel sono avversari difficili e difficilmente regaleranno la vittoria. Quindi non mi sbilancio e prevedo un pareggio. Nel girone B i THC fc hanno dimostrato una certa superiorità e credo che finiranno a punteggio pieno vincendo anche l’ultima partita contro Murales Agraria. Lotta serrata nell’incontro tra Sbronzi di Riace  e atletico mestruo che vincendo meritatamente contro SanSalvi (se vi ricordate era gia’ tutto preannunciato vedi sub.n3) sono tornate in corsa per la qualificazione ai quarti. I forti  problemi di gestione dell’organico dell’atletico mi fanno prevedere una loro sconfitta, ma…staremo a vedere. Nel girone C si affronteranno per il primo posto due fra le formazioni più vecchie e gloriose di calci dal basso già protagoniste di disfide epiche a colpi di pallone e bombolette d’ossigeno cioè il derby dei carpazzi  tra Dinamo kotti e Dinamo Dazzi. Partita che si prospetta alquanto spettacolare ma, valutando la strana euforia “cameratesca” dei padroni di casa e dalle  vibrazioni che provengono del pendolino ci sono ben poche speranze di vittoria per i kotti.

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Dinamo Dazzi comprende ed applica la lezione strategica di dien bien phu

 
Senza di loro la dazzi non avrebbe mai vinto: da sinistra, il Comandante delle forze armate Viet Minh Vo Nguyen Giap, al suo fianco il “maestro” Ho Chi Minh. 

Il Fattore Campo è comunemente definito, in gergo calcistico, la capacità di una squadra di sfruttare al meglio la conoscenza del terreno di gioco. La Dinamo Dazzi non fa mistero, come formazione indigena, di conoscere il dazzi stadium letteralmente “metro per metro” ma questa volta il campo era irriconoscibile anche per chi lo aveva arato, misurato, decespuglito, rifinito. Dinamo Dazzi sconfigge Casa Nepi 2-0 in uno scontro memorabile terminato, nei festegiamenti, con un tuffo collettivo e preceduto da cadute, scivoloni e pizze di fango da “mai dire Banzai”. Il fattore campo non sarebbe bastato, quindi, se non inteso e trasformato in vera e propria strategia operativa. E così è stato. La formazione di casa analizza la situazione, soppesa le potenzialità dell’avversario, misura i propri limiti; Dinamo Dazzi si accorge, dopo pochi minuti di gioco, che non resta che “applicare la lezione Vietnamita”e la mente vola a Dien Bien Phu. Dien Bien Phu ?
Si Dien Bien Phu, una piccola città nel nord-est del Vietnam da cui parti l’ultima e decisiva offensiva delle forze armate rivoluzionarie Viet Minh contro la Legione Straniera Francese. Dien Bien Phu, corre l’anno 1954, la prima e decisiva vittoria, della storia, di una guerriglia popolare rivoluzionaria contro un esercito regolare coloniale.
A Dien Bien Phu vincono gli “indigeni” (così si chiamavano), una vittoria seconda solo alla battaglia di Adua del 1896 in cui le truppe coloniali italiane vennero sconfitte dagli Eritrei di Menelik. Dien Bien Phu era una conca circondata da montagne e gli strateghi vietnamiti seppero sfruttarlo, le armate guidate da Vo Nguyen Giap si infilarono nella boscaglia attirando i francesi in campo aperto e lasciando che l’acqua e il fango delle risaie rendessero impossibile manovrare e ripiegare le artiglierie francesi tronfie delle proprie batterie. Casa Nepi, formazione sorella e in niente paragonabile alle odiose truppe coloniali francesi, è dovuta soccombere all’infallibile strategia di Dien Bien Phu; il bomber non trova l’appoggio per le sue bordate, il campo pesante ne limita la maggiore capacità atletica, il fango rende inutili le galoppate di Fabietto, sempre il fango manda in botta il tecnico Maurino. La “risaia” del dazzi stadium non risparmia nessuno fatto salvo il portiere di Casa Nepi che, nel fango, riscopre il suo essere anfibio. Dinamo Dazzi valorizza al meglio l’anzianità, riscopre, spronandoli con parole semplici ma accorate, vecchie glorie come Baldini e Macconi, Ranfagni e Pellegrini cercano grip sulle fasce laterali. Nella lezione di Dien Bien Phu c’è la chiave di una vittoria diffcile.               

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