Operacion Rebelde 4 – 2 Barrio Central


 

Aprile 1997. Lima, Perù. Il movimento rivoluzionario Tupac Amaru occupa da quattro mesi l’ambasciata giapponese nella capitale, sequestrando il presidente peruviano Fujimori, responsabile di una folle politica repressiva contro indios e dissidenti. Il governo peruviano persevera nel “pugno di ferro”, avvallato dall’indifferenza della comunità internazionale. Intervengono le squadre speciali dell’esercito. I guerriglieri vengono presi alla sprovvista, mentre stanno giocando…. UNA PARTITA DI CALCIO. Questo incipit vuol essere un ricordo di un episodio rivoluzionario, troppo spesso dimenticato, non certo un parallelo con il nostro tranquillo “torneino” di calcetto. Un lungo preambolo per un concetto breve ma intenso: quando il calcio è passione e non business, le avversità non contano.  Di fronte al nubifragio che si è abbattuto domenica su via Dazzi, in molti si sarebbero rifiutati di giocare. Ma lo spirito dei partecipanti a calci dal basso ha vinto le avversità. Da annali, la frase di Niccolò dell’ Operacion Rebelde: “ Sò venuto per giocà a calcio, mica per bè le birre!!!!!!”. Il pubblico esulta, la partita si gioca!!  Operacion rebelde vs Barrio central, è una partita importante. La squadra dei giovani ribelli, ancora a zero punti, si gioca in questo match tutte le possibilità di qualificazione. Il Barrio Central rischia invece di farsi raggiungere a due punti nella scomoda terza posizione. La partita è tesa. La tensione è amplificata dalle condizioni impraticabili del campo. L’Operacion appare però fin dalle prime battute più determinata e lucida. I piccoli campioncini Vito e Niccolò, costruiscono gioco sulle fasce, correndo a più non posso, lasciandosi scie d’acqua alle spalle, simili a dei motoscafi. Anche il Barrio mette in campo tutta la sua grinta, ma il loro gioco appare più nervoso e caotico. La partita è stata comunque molto equilibrata. Dispiace dover notare qualche episodio di eccessivo agonismo. Visto anche l’acquitrino formatosi sul campo, e la conseguente difficoltà a rimanere in piedi, qualche intervento ci è sembrato eccessivamente duro e di conseguenza pericoloso. Ci piacerebbe che le squadre scendessero in campo determinate, con animo competitivo, ma con lo spirito giusto, di un torneo che rimane comunque un’occasione per stare insieme…. Pippone a parte, l’Operacion Rebelde vince per quattro reti a due portandosi così a pari merito con Barrio Central. I giochi per le qualificazioni nel girone C sono apertissimi, tutto si deciderà nelle ultime fondamentali partite.

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CLASSIFICA AGGIORNATA TERZO TURNO e CALENDARIO

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GIRONE A: CE’CHI VA E CHI RESTA

TurboWolf ormai alle pezze, i Resti del Mondo rialzano la testa

Si chiude all’insegna del bel gioco e della sportività il secondo fine settimana di incontri, se si escludono alcuni match un pò più turbolenti. La partita tra Luzzi fc contro turbo Wolf è stata molto piacevole e divertente. Dopo una sconfitta e un pareggio i lupi di Volterra si sono trovati davanti un Luzzi completamente riorganizzato rispetto alla prima partita disputata; con un meritato 8 a 3 l’internazionale Luzzi si conquista i due punti e rimette in discussione la classifica del girone A, lasciando ben poche speranze ai Turbo Wolf. La scalata dei campioni in carica (Resti del Mondo) continua, si conquistano il secondo posto battendo un Piccolo O’Tel stanco e nervoso. Nel girone B invece è ancora tutto da giocare.  L’esorbitante esordio della squadra femminile fa tremare le gradinate del Dazzi Stadium ma non basta a fermare Murales Agraria, che conquista altri due punti vincendo per 9 a 4. La formazione universitaria conquista la vetta della classifica, a pari punti con la testa di serie del girone, thc fc autori di un’ennesima goleada. 10 a 3 è il risultato finale della sfida tra la testa di serie e gli Sbronzi di Riace che giocando un’ottima partita non riescono a fermare il capocannoniere Bobi (8 gol) che segna una tripletta e uno scatenato Giova che con 4 gol mette ko gli Sbronzi. Il girone C per questa settimana ha visto in campo solo una partita: Dinamo Dazzi – Operacion Rebelde; una sfida attesissima sia dai padroni di casa, sfavoriti sulla carta, che dagli ospiti, con una squadra atleticamente più preparata. I giovani ribelli capitanati dal Ragazzo non riescono ad infierire  sull’ormai matura Dinamo; nel primo tempo ben 2 volte passano in vantaggio Operacion Rebelde ma la Dazzi recupera prima con Vito e poi con Ranfa servito da capitan Polpetta; nel secondo tempo gli ospiti distaccano di due gol i padroni di casa ma non basta. Una papera del portiere regala il vantaggio conclusivo alla Dinamo negli ultimi minuti di gioco, chiudendo la partita per 5 a 4. Tra le sbronze e la couahine sono da recuperare alcune partite ricordiamo a tutti che per poter spostare una partita la prassi è questa: contattare i giocatori dell’altra squadra e concordare un giorno disponibile. Le prossime giornate saranno decisive per capire chi sarà a qualificarsi ai quarti di finale del torneo. Invitiamo tutti a non abbassare la guardia. Chi si arrende è fottuto.

 CLASSIFICHE E CALENDARI AGGIORNATI
 IL PENDOLINO terzo turno
 ATLETICO MESTRUO 4 – 9  MURALES  AGRARIA
 RESTI DEL MONDO 8 – 5 PICCOLO O’ TEL

 

 

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IL PENDOLINO DI Francuzzo dell’Albegna – Terzo turno

La terza giornata del torneo ormai incombe e il pendolino, torna a vibrare con una certa frenesia. La prima partita della prossima tornata che voglio prendere in considerazione è il recupero tra Atletico Mestruo e SanSalviRiot , un derby di difficile previsione.
Mi sembra pero’ di intuire un certo magnetismo a favore della briosa compagine dell’atletico, che ha ben figurato nell’esordio segnando gol di pregevole fattura, frutto anche del duro lavoro di preparazione svolto sull’alture del Himalaia agli ordini di mister kaiser aska. La seconda partita su cui sento addensarsi diverse energie e cariche elettromagnetiche è Zugulubamba VS Piccolo O’Tel; due formazioni molto “calde” che hanno dimostrato di possedere oltre che buona tecnica fin troppo vigore psicofisico. Prevedo quindi un’incontro duro, dove il pareggio può’ essere la soluzione, sempre che prima della fine qualche giocatore ritorni bambino e vada via con la palla. Non posso esimermi da pronosticare il risultato della partita più bella del fine settimana: Dinamo Kotti contro Operacion Rebelde.  Entrambe le squadre sono molto preparate; la Dinamo Kotti, squadra storica del torneo è nota per il feeling fra i suoi compagni dentro e fuori lo spogliatoio, che ormai giocano fianco a fianco da molti anni e in questo sta la loro forza. Operacion Rebelde sono molto preparati tecnicamente e ben organizzati sul campo, oltre ad avere un fiato della madonna data la loro giovane età. Non so se i vecchietti del collettivo riusciranno a tenergli testa per tutta la gara, ed è per questo che do come favorita operacion Rebelde. Comunque vada a finire la partita, io sarò li sul fosso a gustarmela.  

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Resti del Mondo 8 – 5 Piccolo O’Tel

Ci sembra d’obbligo un commento sulla partita più calda del turno, fra Resti del Mondo e Piccolo Hotel. Una partita difficile vista l’importanza di portare a casa il risultato da parte dei Resti del Mondo, che si ritrovano con un solo punto e rischiano di non qualificarsi alla parte conclusiva del torneo. Come ogni big mach che si rispetti si respira tensione fra i giocatori prima del fischio di inizio, soprattutto nei campioni in carica, con una formazione ancora azzoppata dalle tante assenze e dall’infortunio del Guerrone, (portiere rivelatosi più di una volta decisivo nella passate partite), ma rinvigorita dal rientro nei ranghi di Massini e Cesaroni. Fra i pali, a levare le castagne dal fuoco ai campioni in carica, verrà schierato Leo, che non se la cava affatto male.
Nel primo tempo è una gara  frizzante che vede per ben due volte i Resti del Mondo andare in vantaggio e per ben due volte essere raggiunti. Vogliamo segnalare  come migliori in campo il regista difensivo Massini, reduce da una dura preparazione atletica nelle corsie di Careggi, e il bomber Tony, alla fine autore di una goduriosa tripletta. I Piccolo Hotel dal canto loro, disputano una gara più che dignitosa, dove tutta la rosa appare in forma e ben preparata da un punto di vista tattico.
La svolta della partita arriva nei minuti finali del primo tempo quando gli amaranto, mettono a segno tre gol in pochissimi minuti, dando decisamente uno strappo all’andamento della partita. Nel secondo tempo i giochi sembrano già decisi, con i Resti del Mondo che controllano la partita, riuscendo ad andare a segno altre quattro volte. I Piccolo O’Tel  cercano senza trovarla, un insperata rimonta: frenati dalla sempre presente difesa avversaria e dalla troppa tensione di alcuni suoi elementi, riescono però a segnare tre reti; risultato finale: 8 a 5. I Resti del Mondo con questa vittoria ritornano a lottare per i quarti di finale, cosa che sembrava se non insperata, almeno difficile. Per i Piccolo O’Tel non c’è nulla di compromesso, dovendo disputare ancora due partite in cui giocarsi il tutto per tutto. Nota negativa della partita le troppe polemiche e a volte l’esubero agonistico di alcuni giocatori. Speriamo che nelle prossime partite riappaia lo spirito sportivo che fin qui ha contraddistinto tutte le squadre, quest’ultime comprese.

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Atletico Mestruo 4 – 9 Murales Agraria

L’esordio della squadra rosa dell’Atletico Mestruo non ha disilluso le attese dei molti tifosi confrontandosi contro la forte formazione dei Murales Agraria.  Non è un a partita facile per le ragazze agli ordini del mister-giocatore Ascarino, prima difficoltà il campo di gioco, diventato scivoloso  dopo la pioggia torrenziale della notte, che ha reso difficoltose le operazioni di controllo palla e “stop&go”. Come previsto l’Atletico si schiera in quattro quinti in gonnella, da sottolineare che anche Murales Agraria schierava ben due signorine titolari in campo, una fra i propri pali e l’altra fra quelli avversari , come punta avanzata. Parte forte la Murales mettendo subito sotto pressione il portierone in viola (colore scelto dalla squadra in gonnella, forse omaggio ad una delle sue giocatrici?), La pressione non tarda a dare frutti, passano infatti pochi minuti e i rossi dei Murales sono in vantaggio. Grande prova corale dell’atletico che cerca di mettere sempre in condizione di segnare la sua centravanti Clara che pero spreca delle buone occasioni non riuscendo a concretizzare. Questo non ferma il forcing offensivo di agraria che segna ancora a meta del tempo. In questa fase di gioco le ragazze dell’atletico si vedono poco, l’unica occasione capita nei piedi della centravanti fantasista Siani, che spara a botta sicura dal limite dell’aria, tiro deviato in corner con maestria dall’ottima portiera di Agraria.
In difesa l’Atletico tiene bene grazie alla prestazione dell libero “Franca Eva Baresi”, che riesce spesso a fermare gli  attacchi avversari. Da dimenticare il pessimo fallo di mano in area di rigore che ha letteralmente regalato la distanza ai Murales. L’atletico ha molte occasioni goal, dal tiro deviato di aska solo davanti alla porta, alle conclusioni forti ma centrali della punta viola. Il timekeeper manda tutti negli spogliatoi e il tabellone segna 3 a 0 per Murales Agraria: Nell’intervallo il coach deve essersi fatto sentire e la partita cambia improvvisamente volto; dopo pochi minuti una sventola al volo di lucarella Eleonora si infila all’angolino non lasciando scapo al portiere. Ora è l’Atletico a far girare la testa agli avversari, solida in difesa e sprizzante in attacco dove oltre alla ronaldhina Siani fa forza anche sull’ariete Claudia, da non credere la reazione di queste ragazze. Sembra un sogno ma è tutto incredibilmente vero e con una doppietta in pochissimi minuti di Siani il risultato ritorna pari. Grande prova della fantasista, sempre pronta a scattare in profondità e creare pericoli, una vera e propria spina nel fianco nella difesa avversaria. Ma agraria non è una squadra che si scoraggia facilmente, a dimostrazione ecco la reazione dei rossi che ritornano in vantaggio poco dopo il pareggio. E’ una partita avvincente, il pubblico è in delirio Una nota di merito per il corner battuto magistralmente da Siani che prepara la superba incornata al secondo palo di Claudia che insacca pareggiando di nuovo.
A pochi minuti dalla fine si infortuna il libero dei viola e simultaneamente agraria ritorna in vantaggio. Questa volta le ragazze non ce la fanno a riprendersi, quasi tutti i comparti non hanno più fiato, tranne l’inesauribile aska, l’astroboy del Dazzi Stadium. agraria spadroneggia segnando altri quattro goal e vincendo la partita per nove a quattro.
Vittoria meritata per la squadra rossa che si conferma tra le protagoniste del torneo. Per la squadra del mestruo è stata una grande prestazione che ha sorpreso e inorgoglito i tifosi che si aspettano ora una prestazione simile nel derby con SanSalviRiot.

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Dati aggiornati terzo turno

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CALCI AL CALEIDOSCOPIO

 

Mi ha sempre affascinato il giornalismo sportivo, soprattutto quegli articolisti che al pari di cantautori italiani, sono riusciti ad usare il calcio come una lente focale con cui decifrare la realtà. Come se quei geroglifici che disegna il pallone durante una partita, fossero il codice sorgente di un algoritmo complesso, la vita. Il calcio è una lente che puoi usare per guardare dentro un caleidoscopio. Puoi leggerci il fallimento di quella stretta di mano che sancì la nascita dell’Italia, tra Cavour e il sanguinario Garibaldi. Troppo sangue celava quella stretta, quello dei contadini anarchici di Bronte e dei briganti del sud Italia, massacrati dai garibaldini guidati da Nino Bixio. Una stretta di mano che ha fatto l’Italia ma non gli italiani. Lo spettro di questo fallimento non sta nelle spinte xenofobe e secessioniste di Bossi ma nel calcio di rigore sbagliato a Manchester da De Rossi; incredibile e inconcepibile errore per un giocatore come lui che nella finale dei mondiali di Germania batté un rigore ineccepibile con una freddezza che non lasciava trasparire alcuna emozione. A Manchester, De Rossi aveva la faccia tesissima andando a piazzare il rigore della speranza, accarezzava la palla come per tranquillizzarla, come per non inimicarsela. La verità è che Daniele de Rossi si sente più romano che italiano e il colore di quella maglia giallo-rossa lo ha indubbiamente accecato di più di quella maglia azzurro e oro di una nazionale costruita tutta dentro i media. Nel calcio puoi leggerci l’organigramma del potere del capitalismo nostrano, il ricatto dei presidenti delle squadre sui comuni e le regioni, che attraverso la minaccia di lasciare l’onere presidenziale, ottengono concessioni e appalti, per costruire nuovi inceneritori, nuove discariche, nuove alienazioni.
Il calcio lo puoi leggere anche attraverso il fenomeno ultras e il dilagare delle curve di estrema destra. Le curve rappresentano dai primi anni novanta la palestra dove i fascisti iniziano lentamente ad uscire dalle fogne, a trovare un settore sociale dove essere di nuovo sdoganati, dove il qualunquismo del tifoso medio, istruito solo dalle trasmissioni sportive, concede il passo alle derive xenofobe e razziste, che si coagulano in un certo immaginario ultras . Gli scontri di queste tifoserie con gli sbirri, sono la palestra su cui esercitare quella violenza che da qualche anno a questa parte si sta riversando nelle strade con centinaia di aggressioni comminate ai danni di immigrati, militanti di centri sociali, gay o semplici persone con abbigliamento alternativo. Puoi leggerci lo squallore dell’uomo medio che sublima le sue frustrazioni con le settimane che passano all’insegna del calcio, che spera che suo figlio (rigorosamente maschio) diventi un campione del futuro e lo costringe a giocare al calcio ignorando le sue reali attitudini e  i suoi desideri, che magari lo porterebbero verso la danza, o verso se stesso. Puoi vederci il modello mortifero del calciatore ignorante, ma modello vincente della società, attorniato da veline e macchine di lusso, fisico scolpito e faccia lampadata. Quel modello al quale si immolano centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze costruendo il più grande monumento al fallimento della storia dell’umanità, una vergogna che purtroppo consegneremo ai nostri posteri. Ma il calcio è anche una semplice attività ludica, quella con cui siamo cresciuti in mezzo alle strade, quando ancora la paura e il delirio sicurezza non le avevano svuotate, non solo dai bambini, ma da tutti tranne che dalla polizia. Quel pallone che urta le serrande dei garage e che richiamava le ire degli anziani, era il semplice simbolo di una città a misura di bambino non chiacchierata ma reale , quel  rimbalzare senza regole che orchestrava il ritmo di uno spazio pubblico ancora esistente. Colpisce ancora oggi il potere del calcio nelle immagini dei bambini di Napoli che giocano fraternamente con i bambini rom in squadre miste e che non riescono a spiegarsi la ragione di così tanto odio che gli adulti mostrano per questa gente. Il bambino ROM quando tira insieme a te dei calci al pallone è un compagno di squadra e non un delinquente. Calci dal basso vuole essere questo, il tentativo di risvegliare quel rumore del Super tele che sbatte contro porte e garage, che fa fermare le macchine quando scivola in mezzo alla strada, quel calcio giocato senza arbitri e competizioni ma con semplice e vitale spirito agonistico.    

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Luzzi Fc 3 – 9 Zugulubamba

Si è rivelata molto interessante la sfida tra Zugulubamba e Luzzi Fc.  La squadra multi etnica del Movimento di Lotta per la Casa nonostante la stanchezza accumulata nella partecipazione al torneo di pazza d’Azeglio non sfigura anche se perde sonoramente. Da notare in riferimento a Luzzi Fc l’ottima preparazione tecnica dei giocatori che in alcune azioni riescono a fraseggiare con maestria trovandosi ripetutamente a tu par tu con il portiere senza riuscire a trovare il goal.
Casa Luzzi brava da un punto di vista tecnico ma disastrosa da un punto di vista tattico. A suo sfavore gioca la totale incompetenza del suo presidente /allenatore Mau, detto il galeotto e la babele di lingue che parlano i giocatori che rende difficoltoso le operazioni di turnover. Questa squadra con una diversa organizzazione del gioco sarebbe a nostro avviso, tra le più insidiose.  Ultime due note di merito: il centravanti degli zugulubamba, Carlo e l’ottima prestazione della dinamo Cotti che dopo le fasi di rimaneggiamento sembra aver trovato di nuovo il suo equilibrio.
Carlo è un centravanti a cui a primo acchito non si darebbe un soldo di fiducia per la mole e per il ghigno che veste, ma che smentisce tutti non appena mette in moto la sua massa corporea inarrestabile.
Si sbarazza dei difensori con agilità, abbatte il portiere con la potenza dei suoi tiri che più che calci sembrano cannonate napoleoniche. Ci sentiamo tuttavia di fare notare a Carlo che l’eccessiva foga agonistica in un torneo senza arbitro, rischia di diventare un pericoloso innesco di discussioni spiacevoli e senza fine.

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Dinamo Dazzi 7 – 3 Barrio Central

La prima partita che vi raccontiamo è quella della Dinamo Dazzi impegnata in un difficile ed imprevedibile incontro con la new-entry “Barrio Central”. La Dinamo, come da pronostici, dimostra sin dal primo minuto un’ottima conoscenza del campo insidioso e con la giusta dose di equilibrio ed esperienza tattica riesce a rimontare lo svantaggio e a concludere la partita sul 7 a 3. L’illuminazione del team di casa tuttavia risiede nei piedi dei due gemelli del goal, dalla classe cristallina, Narcos B. e “el nino” Ranfa. Colpisce nell’andamento della partita la tranquillità serafica del nuovo acquisto della Dinamo Dazzi, Duccio detto il Pato di Ponte a Greve per la sua giovane età, che va in goal nel secondo tempo con uno splendido tiro da fuori area che tiene a debita distanza (5-3) l’insidioso Barrio Central.
 Da annotare la maturazione tecnico tattica della punta avanzata Vito, dopo un anno di impegno nella rappresentativa, che realizza con sicurezza il colpo di tacco che sigla l’uno a uno dela squadra di casa. Una squadra quella della Dinamo, orchestrata con ordine e sapienza nei cambi tattici dal mister Trombaio e dal suo fedele in seconda Otto Cartocci. Salutiamo con gioia l’ottima forma fisica del portierone della Dinamo Dazzi Ragno Casagni che torna presente e decisivo tra i pali dopo una stagione segnata da ripetuti infortuni: il primo alla spalla, il secondo alla mano, il terzo, il più grave al culo con delle emorroidi da guinness. Come predetto dal pendolino di francuzzo dell’Albegna, il Barrio Central nonostante la sconfitta dimostra di essere una squadra pronta atleticamente, corretta da un punto di vista disciplinare e in grado sicuramente di dare il filo da torcere alle migliori.

 

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